lunedì 28 luglio 2014

Al parchetto della metro Appiano


RESURREZIONE DOPO LA PIOGGIA
Fu nella calma resurrezione dopo la pioggia
l’asfalto rifletteva tutte le nostre macchie
un lungo addio volò come un acrobata
dalla piazza al monte
e l’attimo sparì di volto in volto
s’accesero i fanali e si levò la buia torre
contro la nostra debolezza
i secoli non ci hanno disfatti
TESTAMENTO PRECOCE DEL GIOVANE MAX
Ospite
trattenermi ancora
un po’ più sano un po’ più selvatico
gustare i meriti della fortuna
essere adorato
la compiutezza del naufragio
i miei buchi di sorriso
e non restituire il corpo
MAX (1971)
EBBREZZA DI PLACAMENTI
5
Stagioni foglie
sempre smarrite ritrovate
ma che non torna abbaglia dai rifiuti
ombra da vincoli di luce trattenuta
grazia nessuna
se non il dio frainteso

sabato 5 luglio 2014

Giuliani,1964

Il punto di partenza del discorso della neoavanguardia è l'analisi condotta sulla crisi del linguaggio, "l'odierno avvolgente consumo e sfruttamento commerciale cui la lingua è sottoposta" (Giuliani ed.,1961,p.18), come afferma Alfredo Giuliani nell'introduzione all'antologia de "I Novissimi". Le cause di questa crisi vanno ricercate, per gli scrittori della neoavanguardia, soprattutto nell'azione profondamente trasformatrice esercitata dai "mass media" sul vecchio impianto linguistico e letterario, con la realizzazione di una "koiné" livellatrice funzionale alle esigenze del mercato della comunicazione. 
Crisi storica, dunque, e in quanto tale apparentemente irriducibile al tradizionale meccanismo di sclerosi e reazione che, in una visione critica tutta interna all'analisi dei fenomeni artistici, regolerebbe l'avvicendarsi delle varie tendenze. Oltretutto, la crisi del linguaggio è, per gli esponenti del "Gruppo 63" anche l'indice di una crisi più profonda, che investe gli stessi modelli di codificazione e di comprensione del reale, e con essi i possibili atteggiamenti dell'artista nei confronti della sua materia. Afferma Giuliani: "Poiché tutta la lingua tende oggi a divenire una merce, non si può prendere per dati né una parola né una forma grammaticale né un solo sintagma" (ibidem). 
La poesia dei "Novissimi" si pone allora come un tentativo di opposizione alla mercificazione del linguaggio, "comunicazione della negazione della comunicazione esistente", secondo una felice formulazione critica di Gianni Scalia (in Ferrata ed.,1966,p.24).
Ogni altro atteggiamento poetico, che non fosse del pari fondato su una contestazione radicale della reificazione dei meccanismi linguistici, appariva improponibile per gli avanguardisti. Giuliani polemizzò nei confronti del realismo e della poetica dell'"impegno", accusando Fortini e Pasolini (e con loro, di conseguenza, la proposta politico-culturale di "Officina"), di neo crepuscolarismo. Una polemica ancora più feroce venne condotta contro i tentativi di riproposizione in chiave moderna dei modi della letteratura tradizionale, che facevano in quegli anni la fortuna, tra gli altri, dei romanzi di Cassola, di Bassani e di Tomasi, definiti nel corso del primo convegno di Palermo come le "Liale degli anni '6O".


Comunque, è proprio a partire da questa impostazione generale del discorso poetico e critico che traggono le mosse le iniziative più rilevanti degli esponenti della neoavanguardia. Nell'introduzione all'antologia de "I Novissimi", Alfredo Giuliani segnala appunto quello che è, a suo avviso, il principale motivo comune agli autori ivi antologizzati, e cioè l'obiettivo di un "accrescimento di vitalità", da conseguire attraverso il ripudio dei moduli lirici tradizionali in favore di una "riduzione dell'io":
"Tra i 'nuovi' e i 'novissimi' non c'è continuità, anzi rottura. La coerenza sta nell'essere passati in tempo dall'esercizio ormai inaridito di uno 'stile' alle avventurose ricerche e proposte di una 'scrittura' più impersonale e più estensiva. Il famoso 'sperimentalismo'."
(Giuliani ed.,1961,p.18).
"Accade talvolta di notare con stupore, nello sclerotico e automatico abuso di frasi fatte e di espressioni convenzionali che stanno alla base del comune linguaggio parlato, un improvviso scattare di impreveduti accostamenti, di ritmi inconsueti, di involontarie metafore; oppure sono certi grovigli, ripetizioni, frasi mozze e contorte, aggettivi o immagini spropositate, inesatte, a colpirci e a sorprenderci, quando le udiamo galleggiare nel linguaggio anemizzato e amorfo delle quotidiane conversazioni: straordinarie apparizioni che arrivano a illuminare da un'angolazione insolita fatti e pensieri." (Giuliani ed., 1961, p.196).
Una certa carenza di analisi specifica si ritrova anche nelle recensioni dedicate a "Come si agisce" da parte degli esponenti del "Gruppo 63". Alfredo Giuliani, in un articolo pubblicato sull'"Avanti!" del 16 gennaio 1964, interpreta gli esperimenti elettronici in un modo a dir poco singolare, per quanto in linea con la sua ipotesi critica di una "vena claunesca" posta alla base della poesia di Balestrini:


"Le composizioni elettroniche contenute nel volume (...) non sono affatto poesie meccaniche, ma piuttosto una verifica ironica e addirittura una parodia del metodo che il poeta adopera comunemente." (Giuliani,1964).

giovedì 13 febbraio 2014

Laura Fasciani in Giuliani

Laura Fasciani in Giuliani

con dolore lo annunciano i figli Nicoletta e Luca, la nuora Stefania, i nipoti Martina e Francesco.
I funerali si svolgeranno oggi 13 febbraio 2014 alle ore 11, presso la chiesa Santa Paola, via Duccio Galimberti.
Roma,
13 febbraio 2014 Con Laura e Alfredo, una vita insieme. Oggi abbiamo perso anche
Con tanto affetto ricordiamo tutti e due. Angelo e Alberta Guglielmi
Roma,
13 febbraio 2014 Maria Antonietta Grignani, Renzo Cremante e il personale del Centro Mano-scritti di Pavia piangono la scomparsa di
compagna impareggiabile di Alfredo Giuliani.
Roma, 13 febbraio 2014
Funus - 800.13.43.19
Ricordiamo con grande, grande amicizia
Achille Perilli, Lucia Latour e Nadja Perilli
Roma, 13 febbraio 2014 Nostro è il sogno d'amore che libera il mare e la terra Guido Seborga
Laura perché non svanisca la memoria.
Torino, 13 febbraio 2014

mercoledì 1 gennaio 2014

Mashup Alfredo Giuliani

|http://www.mashpedia.it/Alfredo_Giuliani|

Alfredo Giuliani (Mombaroccio, 23 novembre 192420 agosto 2007) è stato uno scrittore, poeta e critico letterario italiano, appartenente al Gruppo 63.

Biografia

Alfredo Giuliani si laureò in filosofia nel 1949 con una tesi su Carlo Michelstaedter. Lavorò per alcuni anni nell'ufficio stampa di un ente statale e in seguito si dedicò all'insegnamento. Insegnò dal 1971 al 1979 letteratura italiana moderna e contemporanea presso il DAMS di Bologna e dal 1980 al 1995 presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Chieti come professore ordinario.
Negli anni '50 iniziò ad occuparsi, come critico militante, della rubrica di poesia sulla rivista "Il Verri" di Luciano Anceschi, con il quale fu amico, e continuò con impegno questa attività fino al 1961.
Tutte le recensioni che sono apparse sulla rivista sono state pubblicate nel 1965 dalla casa editrice Feltrinelli con il titolo Immagini e maniere, nella collana "Materiali" (ripubblicate poi nel 1996 dalle Edizioni scientifiche italiane).
Nel 1955 venne pubblicata la sua prima raccolta poetica dal titolo Il cuore zoppo.
Fece parte del Gruppo 63 e nel 1961 curò la pubblicazione dell'antologia I novissimi, uno dei testi fondamentali della neoavanguardia, nella quale sono raccolte sue poesie accanto a quelle di Edoardo Sanguineti, Elio Pagliarani, Antonio Porta e Nanni Balestrini.
Fu direttore responsabile della rivista del Gruppo 63 Quindici fondata a Roma nel 1967 e collaborò al quotidiano La Repubblica e alle riviste Il cavallo di Troia, Testuale e Gradiva.
Nel 1970 ha pubblicato per Einaudi un suo racconto in prosa della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.
Ha introdotto opere di Antonio Porta, della scuola di Palermo (cioè Michele Perriera, Roberto Di Marco e ), di , Giorgio Celli, , Catullo, Virgilio, Paolo Ruffilli, , , Tristan Corbière, Jules Renard, Ariodante Marianni, Edoardo Cacciatore, Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Giulio Cesare Croce, dei poeti di "Tel Quel" (, , ), dell'anonimo de Il romanzo di Tristano, e di alcuni poeti abruzzesi (in Perle dell'Appennino abruzzese).

Opere

Poesia, teatro, antologie

  • Il cuore zoppo. Con sette versioni da D. Thomas, Magenta, Varese, 1955
  • I Novissimi. Poesie per gli anni Sessanta, Rusconi e Paolazzi, Milano, 1961, poi nuova edizione Einaudi, Torino, 1965, e terza edizione Einaudi, Torino, 2003
  • Povera Juliet e altre poesie, Feltrinelli, Milano 1965
  • Margherite al sole, Sia, Bologna, 1965
  • Il tautofono, Scheiwiller, Milano 1969
  • Chi l'avrebbe detto, Einaudi, Torino 1973
  • Nostro padre Ubu, Cooperativa Scrittori, Roma, 1977
  • Anima asola malsana, Tognolo, Modena, 1981
  • Invecchiamento-Racconto - dal Verri (rivista letteraria) poesia dedicata, 1983, unita alla raccolta di tre acqueforti+collage di Antonio Papasso
  • Versi e non versi, Feltrinelli, Milano 1986
  • Tre recite su commissione, Lubrina, Bergamo, 1990
  • Ebbrezza di placamenti, con una introduzione di Romano Luperini, Manni, Lecce, 1993
  • Il cavallo di Troia: macchine e meccanismi scenici e letterari, Litograf 5, Reggio Emilia, 1995
  • Poetrix Bazaar, Pironti, Napoli, 2003
  • Furia serena. Opere scelte, con un saggio di Ugo Perolino, Anterem, Verona, 2004
  • Dal diario di Max. Pensieri e ridevoli patacchi, Marini, Bari, 2006

Saggistica

  • Immagini e maniere, Feltrinelli, Milano, 1965, poi ESI, Napoli, 1996
  • Poeti di Tel Quel, con Jacqueline Risset, Einaudi, Torino, 1968
  • Le droghe di Marsiglia, Adelphi, Milano 1977
  • Autunno del Novecento. Cronache di letteratura, Feltrinelli, Milano 1984

Romanzi

  • Il giovane Max, Adelphi, Milano 1972

Bibliografia della critica

  • Corrado Costa, Il test del licantropo. A proposito di "Povera Juliet", ovvero per una concezione dell'amore nella poesia contemporanea, in "Marcatrè", nn. 26/27/28/29, 1966
  • Lucio Vetri, Saggio d'antologia. Alfredo Giuliani e la poesia come 'scioglilingua della tensione vitale e dell'ironia', in "Il Verri", nn. 9-10, marzo-giugno 1986
  • Ugo Perolino, La poesia divisa. Dalla neoavanguardia alle figure immaginarie di Alfredo Giuliani, Napoli, ESI, 1994
  • Antonio Pietropaoli (a cura di), Materiali critici per lo studio del verso libero in Italia, Napoli, ESI, 1994
  • Chi l'avrebbe detto: arte, poesia e letteratura per Alfredo Giuliani, a cura di Corrado Bologna, Paola Montefoschi e Massimo Vetta, Milano, Feltrinelli, 1994
  • Fausto Curi, Il possibile verbale, Bologna, Pendragon, 1995
  • Andrea Cortellessa, Alfredo Giuliani concertino sghembo, in Id. La fisica del senso. Saggi e interventi su poeti italiani dal 1940 a oggi, Roma, Fazi, 2006
  • Tommaso Lisa, Le poetiche dell'oggetto da Luciano Anceschi ai Novissimi, Firenze, Firenze University Press, 2007
  • Antonio Schiavulli, L'avventura dentro i segni. La poesia novissima di Alfredo Giuliani, Bologna, Gedit, 2008
  • Andrea Cortellessa, Alfredo Giuliani: la poesia oltre i propri limiti e La cosa in più, in Id., Libri segreti. Autori-critici nel Novecento italiano, Firenze, Le Lettere, 2008

Voci correlate

Collegamenti esterni